sabato 15 agosto 2009

Inventando la Universidad 2.0

Lunedì e martedi scorso (10 e 11/08) ho partecipato a "Inventando la Universidad 2.0" (trovare il gruppo si Ning) convegno organizzato a Salamanca dalla "Red social de conocimiento de la Universidad Internacional Menendez y Pelayo". Ringrazio al mio "face-amico" Jose Carlos Del Arco che ha condiviso l'informazione e ha partecipato attivamente all'organizzazione.

Convegno davvero interessante dove si sono messi in discussione temi fondamentali all'interno dell'Università ma importanti anche per chi si occupa di formazione in altri ambiti.

Lunedì in mattinata si è discusso sull'Università 2.0 e le strategie per metterla in atto; il ruolo dei social software come creazione di spazio di comunicazione che permette di collaborare, questo dibattito è stato coordinato da Andrés Pedreño Muñoz dell'Universidad de Alicante.
Sempre in mattinata c'è stato il dibattito si Educazione 2.0 & e.learning 2.0, l'uso di blog, wiki, reti sociali e comunità virtuali incentrate nel processo di apprendimento, occupandosi della produzione collaborativa di contenuti e le preferenze degli studenti.
Hanno partecipato come relatori Faraón Llorens Largo Vicerrector Tecnología e Innovación Educativa -Universidad de Alicante; Fernando Tricas García Profesor Titular Universidad de Zaragoza; Fernando Santamaría González UDIMA y Francesc Balagué PuxanUniversidad de Barcelona.

Nel pomeriggio il relazioni sono state su le esperienze nell'Università 2.0, i casi erano sull'implementazione del social software e hanno presentato i pro e contro, le opportunità e le difficoltà che si trovano nel quotidiano. Hanno partecipato come relatori David Sánchez Bote di
Mondragón Universidad, la mia "face-amica" Nieves González Fernández-Villavicencio dell'
Universidad de Sevilla; María Tíscar Lara Padilla EOI/Universidad Carlos III de Madrid; Tomás Jiménez García dell' Universidad de Murcia e Representante de la Sectorial TIC de la CRUE.

Martedì la prima relazione la ha fatta Tiscar Lara sulla comunicazione corportaiva in Università, un punto di vista molto interessante spiegando come la comunicazione è centrata in modo di dare visibilità alle reti sociali, in questo modo è necessario gestire l'identità e la reputazione online, ragionando sull'uso di tools sociali per garantire la comunicazione interna in modo efficace e anche avere uno sviluppo di "ascolto" sui socialmedia.
L'altro intervento è stato fatto da Francesc Esteve Mon su Gestione e Politica Universitaria 2.0 proponendo un approccio aperto tenendo conto dei contributi della community e incentivandola a partecipare nei processi di discussione.
Al dibattito su Scienza 2.0 e innovazione 2.0 hanno partecipato Laureano González Vega
Universidad de Cantabria; Aurelio Berges Director de Madrid; Lorena Fernández "Loretahur"
Universidad de Deusto; Andrés Pedreño Muñoz dell'Università di Alicante. Le discussiono sono state interessanti perchè in ambito universitario ancora è difficile parlare di accesso libero e contenuti aperti, dove è lo studente a produrre contenuti e ci deve essere un cambiamento nella comunità scientifica, al di la dei nuovi software a disposizione. Si ha visto la necessità di aumentare la collaborazione tra i gruppi che fanno ricerca e cercare nuovi modi per la divulgazione scientifica proponendo anche nuove alternative di reputazione scientifica.

Nel pomeriggio hanno presentato alcune esperienze, hanno partecipato Lorena Fernández "Loretahur"; Pablo de Castro García Coordinador proyecto UIMP 2.0; Francisco José Blanco Jiménez dell'Universidad Rey Juan Carlos I; Enrique Barreiro Alonso Escuela Superior de Ingeniería Informática dell' Universidad de Vigo.

Tutto lo scambio è stato importante ma ci sono alcuni pensieri che ancora adesso ho presenti, per esempio il non confondere informazione con conoscenza, tante volte non ci rendiamo conto di questo dettaglio che non è purtroppo banale, cosi come essere 2.0 non vuole dire usare un blog e basta ma utilizzare gli strumenti in funzione delle loro prestazioni e del fabbisogno didattico, innovare non è utilizzare strumenti 2.0 ma cambiare anche l'approccio didattico.

Mi è rimsata impressa una frase di Andres Pedreño "l'economia della conoscenza e l'unica che ci farà andare avanti" per cui impariamo a condividere la conoscenza :-)






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